Dopo le scuole di base (elementari e medie) frequentate a Nereto e in cui evidenzia le sue capacità artistiche, si iscrive presso l'Istituto d'Arte Grafica e Pubblicitaria di Ascoli Piceno.
Non riesce a finire i suoi studi poiché, in seguito alla morte del padre (1966), si ritrova sulle spalle le responsabilità della famiglia: unico maschio tra 4 sorelle e una madre.
Comicia a lavorare presso la fabbrica di Ceramiche Mignini di Nereto, dove affina la sua arte di ceramista. Nel frattempo comincia a realizzare vignette sui personaggi e sugli avvenimenti della vita locale.
In occasione di una festa dell'Avanti (quotidiano del partito socialista), Nando viene presentato al giornalista Raffaele Genah che lo segnala al direttore Ugo Intini, il quale lo invita subito a collaborare alla testata.
Il 27 ottobre 1985 Nando inizia la collaborazione.
Alla vita caotica della Capitale preferisce, però, quella tranquilla di Nereto e così fa pervenire le sue vignette alla Redazione, via corriere.
La collaborazione con l'Avanti dura fino al 1990. Nel frattempo collabora anche con il quotidiano Paese Sera.
Nel 2006 l'Associazione culturale neretese "Ferdinando Ranalli" pubblica il ponderoso volume "Il segno impertinente di Nando Perilli" che raccoglie le sue vignette apparse sui 3 quotidiani.
Pasquale Rasicci
Umberto Pompilii
Cesare Baiocchi
Emidio Foschi
Fernando Latini
Primo
Viscioni
Andrea Zuccarini e Luigia Bizzarri
Leopoldo (detto "Leo") Gallieni
Mario Boni
Annibale Cardelli detto "Nino"
Bruno Catini
Gianni Clementoni
Livio De Berardinis
Carino Di Addezio
Osvaldo Diotaiuti
Vincenzo Esposito
Fernando Latini
Franco Pantoli
Renato Rasicci
Sandrino Ricchioni
Guido Rosati
Gino Tarquini
Valter Tarquini
Primo
Viscioni
Andrea Zuccarini e Luigia Bizzarri
Leopoldo (detto "Leo") Gallieni